Arginare il digitale: un percorso su misura per professionisti, PA e imprese

Viviamo nell’epoca in cui predominano i nativi digitali e i nativi democratici, ma la coscienza di cosa si cela dietro i sistemi che ci governano è sempre meno diffusa. Quali sono le sfide che attendono le democrazie contemporanee?

Le piattaforme facilitano l'accesso immediato alle informazioni e promuovono un dialogo aperto tra cittadini e istituzioni, ma contemporaneamente introducono sfide significative in termini di privacy, sicurezza dei dati e rischio di esclusione digitale.

Quale sarà lo scenario all’indomani del 2026, cioè alla fine del PNRR? Partendo dal reale coinvolgimento delle fasce deboli della popolazione nella trasformazione digitale capiamo quale sia l'attuale livello di digital divide nel nostro Paese.

È davvero opportuno pensare di dover arginare l’avanzata del digitale nella PA? Attraverso un'analisi delle politiche attuali e delle sfide future, viene discussa la necessità di bilanciare l'avanzamento tecnologico con la tutela dei diritti dei cittadini e l'impatto ambientale.

I sistemi di autenticazione biometrica sono sempre più diffusi, accediamo ai nostri smartphone con l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, eppure non è possibile registrare le presenze del personale con queste metodologie. Per quale motivo?

I vantaggi che derivano in termini di comodità ed efficienza dal riconoscimento delle persone mediante il ricorso al dato biometrico sono innegabili, ma è necessaria la predisposizione di specifiche cautele in un’epoca caratterizzata da sempre più frequenti Data Breaches

Il Regolamento comunitario pone dei limiti importanti nell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale ad “alto rischio” per prevenire l'impatto legato alla nostra salute e sicurezza, quando sono impiegati sui luoghi di lavoro e nei rapporti con il personale.

Un sistema, per quanto efficiente o intelligente, non potrà mai sostituire l’essere umano. Le virtù fortemente umane del giurista, e in particolare dell’avvocato, sono aspetti che l’IA non potrà mai emulare.

Come tenere insieme l’esigenza, sempre più incalzante, di protezione dei diritti e delle libertà individuali, di salvaguardia della dignità umana, dei diritti fondamentali e della democrazia e promuovere al contempo l’innovazione e il rapido avanzamento tecnologico, senza limitarne la crescita?

Il Vaticano ha deciso di cucirsi un suo Regolamento sul taglio del GDPR europeo. Un esperimento utile soprattutto nel tempo presente dove i dati trattati dalla Chiesa hanno sempre più implicazioni di tipo giuridico, politico, economico.

L’installazione degli armadietti automatici-intelligenti nei contesti lavorativi non deve inciampare sulla compliance privacy. Occorre interrogarsi sui ruoli che gli ipotetici soggetti coinvolti in questo scenario, possono rivestire oggi e nel prossimo futuro.

Ad oggi non esiste una normativa ad hoc che regolamenti la responsabilità civile per danni derivanti dalla commercializzazione di un sistema di IA, il contratto rappresenta l’unico strumento di prevenzione e gestione del rischio.

Il progresso tecnologico è inarrestabile e i dubbi instillati da film e serie di successo sono molti: e se robot e intelligenza artificiale sostituissero definitivamente i professionisti del settore sanitario e l’IA prendesse il sopravvento, relegando l’uomo a schiavo del terzo millennio?

Sono sempre esistiti i giochi, sono sempre esistiti i bari, e da quando esistono i giochi il baro ha combattuto una dura corsa alle armi, ulteriormente complicata dall’ingresso in scena del videogame e degli eSports.

Abracadabra discende dall'aramaico Avrah KaDabra che significa "Io creerò come parlo". E non è forse questo uno dei principali impegni della professione archivistica per restituire al cuore della memoria di un qualsiasi Ente un ritmo che sia vitale, coerente ed evitandone la polverizzazione?

La capacità, da parte di chi progetta la digitalizzazione di una procedura di mettersi nei panni del futuro utilizzatore è tutt’altro che scontata. Non basta sviluppare un processo digitale rigoroso sulle norme, serve che resti comprensibile ed effettivamente usabile, come nel caso del MePA.

L’attenzione alle ciber-minacce ha ridotto quella verso i documenti non digitali, peraltro ancora molto importanti, non solo perché usati per trattare informazioni critiche, ma perché possono essere essi stessi una misura di sicurezza.

Ci sono tanti processi digitali fiscali che non hanno avuto o non hanno giovato dell’intervento del Legislatore: il dott. Fabrizio Lupone e il dott. Rosario Farina si confrontano sui passi ancora da compiere.