8 marzo 2021
Con l'emergenza sanitaria, il mondo della cultura sta progressivamente sperimentando una diffusa digitalizzazione. Oggi, infatti, si riesce ad assistere a spettacoli teatrali, a concerti o a qualsivoglia iniziativa di stampo culturale, stando comodamente a casa, attraverso l'uso di un computer o semplicemente accendendo la televisione. L'arte e la cultura, in questo modo, sono davvero alla portata di tutti e, in un'ottica di promozione della diversità culturale, chiunque, da qualsiasi parte del mondo si trovi, riesce a godere di questi servizi, gratuitamente. Si sta assistendo, in questo periodo, alla nascita di una sorta di Netflix della cultura che aiuta le persone a spendere in modo formativo il tempo libero e che sta pian piano riuscendo nell'impresa di avvicinare i giovani a simili esperienze. Si sente il bisogno di garantire ai cittadini un'educazione culturale, perché la cultura è bellezza e, in quanto tale, chiunque deve avere il privilegio di goderne, in qualsiasi forma.
MODERA
Andrea Lisi – Avvocato, Presidente di ANORC Professioni, Titolare Studio Legale Lisi, esperto in diritto dell’informatica e privacy
RELATORE
Giovanni Maria Riccio – Docente presso il dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC Università di Salerno