• Mauro Minenna è nato a Bari nel 1969.

    Laureato con lode in ingegneria elettronica (indirizzo calcolatori elettronici), dottore di ricerca in ingegneria elettrotecnica. Dopo aver fatto esperienze come project manager nei sistemi informativi di Enel e Rai, è stato responsabile dei sistemi e della logistica di Eboost, startup del Gruppo Poste Italiane per la logistica dell'e-commerce. Dal 2002 al 2007 ha lavorato direttamente per Poste Italiane, prima come assistente del CIO, poi come responsabile delle Architetture Applicative e dell'Information Management gestendo l'avvio di due progetti strategici: il ridisegno dell'architettura dei sistemi informativi degli Sportelli e il datawarehouse aziendale. Dal 2008 al 2012 è stato Direttore dei Sistemi Informativi del Gruppo API. In "api" ha avuto responsabilità completa su tutti i sistemi del gruppo (distribuzione prodotti petroliferi a marchio "IP", raffineria di Falconara, energie rinnovabili). Dal 2013 è Direttore Generale di ACI Informatica, società “in house” di ACI. Per l'Ente, ACI Informatica gestisce, tra l'altro, i sistemi informativi del pubblico registro automobilistico e i servizi informatici necessari alle convenzioni stipulate da ACI con altre Pubbliche Amministrazioni (in particolare MIBACT, MAE, Regioni).

    È stato, dal 2004 al 2011, professore incaricato di “Basi di Dati” presso la facoltà di ingegneria dell'università di Roma - Tor Vergata.

  • Responsabile Rubrica Sostenibilità digitale 

    Responsabile Sezione Sustainability

    Responsabile dell’Area strategica trasformazione digitale ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento tecnologico e l'Innovazione della Regione Puglia

Abstract

Viviamo in un’epoca in cui i dati definiscono il nostro presente e anticipano il nostro futuro. Ogni nostra azione, movimento o interazione online genera informazioni che vengono archiviate, analizzate e spesso monetizzate. Questo è il cuore del capitalismo di sorveglianza, in cui i dati non sono solo risorse informative, ma anche strumenti di potere economico e politico. Tuttavia, mentre l’uso dei dati si espande, si moltiplicano anche le sfide: dalla sostenibilità ambientale alla giustizia sociale, fino alla protezione della privacy individuale. Un tema chiave in questo scenario è la capacità di connettere dati e identità in modo equo e trasparente. Chi controlla questi flussi informativi? Quali sono i rischi e le opportunità? Come possiamo sfruttare il potenziale dei dati senza cadere in nuove forme di disuguaglianza e sorveglianza?  Queste domande diventano ancora più urgenti quando ci spostiamo nell’ambito della mobilità, un settore sempre più guidato dalla digitalizzazione e dall’interoperabilità dei dati.  

Nell’epoca del capitalismo di sorveglianza lUnione Europea sta promuovendo un modello di governance dei dati basato sulla condivisione sicura e sull’interoperabilità. Il Digital Government Act e il Data Governance Act stabiliscono principi chiave per garantire che i dati pubblici e privati possano dialogare tra loro, senza creare monopoli informativi o rischi per la privacy.  

In questa prospettiva, il Mobility Data Space rappresenta una concreta applicazione di questi principi nel settore della mobilità. 

Transizione digitale nella PA e mobilità: un percorso verso la sostenibilità 

L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) gioca un ruolo cruciale in questa transizione, definendo standard per la gestione dei dati della pubblica amministrazione. Tra le priorità dell’aggiornamento 2025 del Piano Triennale per l’Informatica nella PA, troviamo: 

  • Piattaforme di dati aperti e interoperabili per garantire accesso equo alle informazioni. 
  • Uso di intelligenza artificiale per ottimizzare le infrastrutture digitali senza violare principi etici. 
  • Riduzione dell’impronta ecologica dei data center favorendo soluzioni energeticamente sostenibili. 

Durante l’intervento di Mario Nobile, Direttore Generale di AgID, nella tavola rotonda organizzata da ACI Informatica sul tema del mobility data space, durante la giornata promossa dalla community “CEO4Life” dedicata alla mobilità sostenibile, emerge chiaramente il bisogno di una gestione pubblica e trasparente dei dati di mobilità. Secondo Nobile, è essenziale evitare che le informazioni sulla mobilità vengano monopolizzate da pochi attori privati, a discapito di amministrazioni pubbliche e cittadini. 

Nobile sottolinea come l’interoperabilità tra dati pubblici e privati possa migliorare non solo la gestione del traffico e dei trasporti, ma anche la sostenibilità ambientale delle infrastrutture urbane. Attraverso strumenti di intelligenza artificiale e analisi predittiva, possiamo ridurre emissioni, ottimizzare i flussi di traffico e migliorare l’efficienza del trasporto pubblico. 

Tuttavia, questo futuro sarà possibile solo se le istituzioni adotteranno un approccio etico e inclusivo nella gestione dei dati, garantendo che l’innovazione digitale sia realmente al servizio della collettività. Non si tratta solo di una sfida europea e nazionale, ma anche di un impegno che coinvolge direttamente i territori. 

L’esempio della Regione Puglia in materia di Transizione Digitale 

In questo contesto, la Regione Puglia sta lavorando concretamente per tradurre questi principi in azioni tangibili, attraverso progetti che favoriscono la digitalizzazione e l’interoperabilità dei dati di mobilità. 

Come Responsabile della Transizione Digitale (RTD) di ARTI – Agenzia strategica per la Tecnologia, il Trasferimento tecnologico e l’Innovazione della Regione Puglia, il mio ruolo è quello di guidare e supportare questa trasformazione, assicurando che l’innovazione tecnologica non solo migliori l’efficienza dei servizi pubblici, ma sia anche inclusiva e accessibile per tutti.  

Negli ultimi anni abbiamo formalizzato la Rete regionale degli RTD Regione, Agenzie Strategiche e Inhouse per condividere esperienze e buone pratiche e valorizzare competenze e risorse. Uno degli ambiti più rilevanti per la rete è la valorizzazione dei dati pubblici, attraverso iniziative mirate a supportare le politiche regionali con analisi dati rigorose e basate su evidenze. Grande attenzione è dedicata anche alla pubblicazione di dati aperti di qualità, fondamentali per garantire trasparenza, interoperabilità e un utilizzo più efficace delle informazioni nel processo decisionale, promuovendo una gestione più efficiente delle risorse pubbliche.  

Con specifico riferimento ai dati di mobilità, la Puglia è inoltre attiva con il progetto finanziato dal PNRR “Mobility as a Service for Italy – 7 territori” che mira a integrare diversi servizi di mobilità in un’unica piattaforma digitale, favorendo l’accesso ai trasporti pubblici e riducendo emissioni, traffico e disuguaglianze. L’iniziativa ha un impatto significativo sulle dimensioni ESG: 

  • Ambientale: riduzione delle emissioni di CO₂ e promozione della mobilità sostenibile. 
  • Sociale: maggiore inclusione e accessibilità per cittadini e categorie vulnerabili. 
  • Governance: adozione di modelli di gestione aperti e interoperabili. 

Il progetto vede la collaborazione della Regione Puglia con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, con il MIT e con il supporto tecnico di ASSET l’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio. 

La Mobilità Digitale e la Geografia dei Dati

I dati non sono astratti: hanno una geografia fisica ed economica. Sono ospitati in data center, gestiti da colossi del tech e utilizzati per modellare decisioni strategiche. Tuttavia, il controllo di queste informazioni non è distribuito equamente. Le grandi piattaforme globali detengono un potere sproporzionato, mentre molte amministrazioni pubbliche faticano a sfruttare il valore dei propri dati. 

Nel settore della mobilità, questa asimmetria può avere conseguenze dirette: 

  • Dati di traffico e trasporti in mano a poche aziende private, limitando l’accesso pubblico a informazioni critiche. 
  • Servizi digitali che amplificano disuguaglianze, lasciando intere fasce della popolazione escluse da soluzioni di trasporto avanzate. 
  • Algoritmi opachi che influenzano la mobilità urbana, senza garantire trasparenza sulle scelte fatte. 

Il Mobility Data Space Italiano (MDSI) nasce per contrastare queste criticità, creando un’infrastruttura aperta, interoperabile e accessibile per la gestione dei dati sulla mobilità. 

Un aspetto spesso trascurato è quello della sostenibilità digitale: da un lato, è necessario ridurre l’impatto ambientale dei data center, che consumano quantità enormi di energia (tema connesso agli SDG 12 e 13, legati alla produzione responsabile e alla lotta al cambiamento climatico); dall’altro, il digitale può diventare abilitatore della sostenibilità, permettendo un uso più efficiente delle risorse attraverso l’ottimizzazione del traffico, la manutenzione predittiva e una migliore pianificazione urbana (SDG 9 – Innovazione e infrastrutture sostenibili). 

Verso una Mobilità Digitale Sostenibile

Il Mobility Data Space Italiano rappresenta una delle soluzioni più promettenti per trasformare la mobilità in un sistema più efficiente, equo e sostenibile. Tuttavia, il successo di questo progetto dipenderà da tre fattori chiave: 

  1. Governance trasparente e accesso equo ai dati, per evitare concentrazioni di potere. 
  1. Infrastrutture digitali sostenibili, riducendo l’impatto ambientale dei data center. 
  1. Regolamentazione etica dell’uso dell’intelligenza artificiale, per evitare discriminazioni e bias algoritmici. 

La mobilità del futuro si giocherà su questi fronti. Se ben gestita, potrà diventare un esempio virtuoso di digitalizzazione sostenibile, con benefici per cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni. 

Nel nostro video podcast, disponibile su Digeat+, avremo il piacere di approfondire questi temi con Mauro Minenna, Direttore Generale di ACI Informatica, per comprendere il ruolo strategico della digitalizzazione nel settore della mobilità e come i dati possano diventare un bene comune, migliorando la sostenibilità e l’efficienza del trasporto pubblico. 

Guarda il video su DIGEAT+

 

Indice

PAROLE CHIAVE: AGID / dati / ESG / intelligenza artificiale / interoperabilità / mobilità / RTD / sostenibilità digitale

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