La Commissione europea già prima dell'esplodere della pandemia, con i primi atti del Commissario Ursula von der Leyen, ha indicato la direzione che l'Europa intende intraprendere, ovvero le cosiddette twin transitions: la trasformazione verde e quella digitale, come due aspetti di un tutt'uno. L'assunto è che la trasformazione digitale è il primo passo indispensabile per un'economia che ha bisogno di dati ed informazioni puntuali per poter conseguire gli obiettivi di sostenibilità e neutralità climatica. Già a febbraio 2020 la Commissione europea con la Comunicazione “Una strategia dei dati per l'Europa” ha dettato il proprio obiettivo con orizzonte 2025, ovvero la creazione di un mercato unico dei dati che renderà l'Unione europea più competitiva a livello globale e consentirà di sviluppare un'economia basata su processi, prodotti e servizi innovativi. Sono in arrivo molte novità a riguardo, come lo sportello unico digitale che permetterà alle imprese di fare operazioni base in qualsiasi stato membro dell'Unione, e come il Regolamento per la libera circolazione dei dati non personali ossia 'industriali', il 'gemello' del GDPR dedicato alle società.

In questo quadro come si sta preparando l'Italia?


MODERA

Giorgio ConfenteAvvocato tributarista esperto in fatturazione elettronica

RELATORI

Fabio Massimi Project Manager Agid |

Daniele MarazziEsperto di innovazione, Consigliere delegato consorzio Dafne