1 Febbraio 2021
L’America, oggi, non è il Paese ideale per trasferire i nostri dati personali. Il 16 luglio 2020 la Corte di giustizia dell’Unione europea, con sentenza C-311/18 (cd. «Schrems II») ha dichiarato l’invalidità della decisione 2016/1250 della Commissione europea sull'adeguatezza della protezione offerta dal regime del Privacy Shield. Agli esportatori spetta la responsabilità di individuare strumenti di trasferimento adeguati a garantire un livello di protezione delle persone fisiche sostanzialmente equivalente a quello vigente all’interno dello Spazio Economico Europeo.
Ecco gli step da seguire per favorire il trasferimento transfrontaliero dei dati personali, preservando i diritti e le libertà degli individui.
RELATORE
Carola Caputo - Avvocato, esperto in diritto dell'informatica, Consulente presso Studio Legale Lisi